I conigli selvatici europei si sono evoluti circa 4.000 anni fa nella penisola Iberica, la cosiddetta terra rossa. In effetti, i mercanti fenici che si recarono nella regione, la definirono “I – shephan – im”, terra di conigli.
I conigli furono introdotti in Australia per la prima volta nel XVIII secolo, ma la loro diffusione risultò fuori controllo a seguito del rilascio in libertà di alcuni esemplari di coniglio selvatico nel 1856 ad opera dell’allevatore Thomas Austin.
L’effetto dei conigli sull’ecologia australiana è stato devastante. Si pensa che i conigli siano la maggiore causa di perdita di specie vegetali nel continente. Infatti i conigli spesso uccidono i giovani alberi nei frutteti e nelle foreste decorticandone la base.
Nel diciannovesimo secolo, i vittoriani iniziarono ad allevarli per il piacere di esibirli in mostre e gare. Da allora, il consumo delle loro carni nel Regno Unito si è notevolmente ridotto. In questo periodo storico, emerse il lavoro di un’autrice anticonformista: Beatrix Potter.

Beatrix Potter è stata un’illustratrice, scrittrice, naturalista e ambientalista britannica, ricordata soprattutto per il celebre racconto ‘Peter coniglio’. Peter era stato chiamato così dal nome di un coniglio domestico che Beatrix aveva da bambina, di nome Peter Piper.
Questo racconto nasce sotto forma di lettera privata, scritta da lei, nel 1983, durante una vacanza in Scozia, e mandato al figlio malato della sua governante. Questa stessa governante la spronò a pubblicarlo come libro.

The tale of Peter Rabbit rappresentava un’innovazione per il mondo dell’infanzia. Il libro, infatti, era stato realizzato in un formato piuttosto piccolo, adatto alle dimensioni delle mani dei bambini. Inoltre, a differenza di molti altri albi illustrati molto costosi, questo costava solo uno scellino.
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