«Cara futura me». Scrivere al se stessi che saremo fra tre, dieci o vent’anni è un gioco divertente e terapeutico. Si può provare a farlo come singoli o come collettività (famiglia, classe). Questo gioco permette di riflettere sulla tua vita attuale e fissare degli obiettivi per l’avvenire che desideri.
Lo psicologo di Stanford Brian Knutson la chiama «continuità con il sé futuro» e a questo tema ha dedicato un saggio nel think tank di Edge. Questo gioco aiuta a sviluppare il senso della continuità psicologico-temporale. La sua ipotesi è che favorisca il rispetto intergenerazionale e la tutela dell’ambiente.
Alcuni riflessioni da fare con i bambini:
1. Decidi a quanti anni vuoi leggere la tua lettera.
2. Riassumi chi sei adesso. La lettera dovrebbe iniziare con una breve sintesi della vita che stai conducendo attualmente.
3. Annota le tue paure. In futuro sarai in grado di capire se hai superato le tue insicurezze.
4. Individua i valori e le convinzioni più importanti. Chiediti che cosa ti guida adesso. Tutto quello in cui credi.
5. Annota le tue competenze. Individua qualche abilità che sei riuscito a sviluppare finora e che ti ha permesso di ottenere dei successi, anche piccoli.
6. Stabilisci i tuoi obiettivi e le tue speranze. Parla delle cose che ritieni importanti, come frequentare l’università, fare un viaggio.
7. Aggiungi tutto quello che intendi interrompere, continuare e iniziare.
8. Offri a te stesso qualche consiglio. Pensa ai consigli che vorresti ricevere in futuro.
Puoi scrivere la tua lettera qui.
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